Ciao.

Come vi dicevo, nell’ultimo paio di anni tante cose sono cambiate nella mia vita. Cominciamo da questa: dopo dieci anni passati in Belgio ho deciso di ritornare nel bel paese. Con un tempismo che ha dell’eccezionale pochi mesi fa mi sono trasferito in zona Bergamo. Ho trovato un lavoro abbastanza in fretta. Convivo con la ragazza che amo. E vado a lavorare in bicicletta ogni giorno, sotto una quarantena che ha quasi il sapore di legge marziale, attraversando sedici chilometri di lande desolate. Ed ecco un altra avventura vissuta in questi strani giorni di follia.

Oggi vi racconto una storia che non ho vissuto personalmente, ma è accaduto dalle mie parti, e la notizia mi ha toccato. Se non fosse ancora chiara l’inefficienza delle nostre F.d.O. eccone un altro fulgido esempio, fresco fresco.

Camogli, provincia di Genova. 13 aprile 2020.

Libero come un Daino

Un daino solitario è sceso dai boschi del promontorio di Portofono, fino giù alla spiaggia della piccola cittadina ligure, probabilmente approfittando dall’assenza di bipedi infestanti in giro. Passeggia lungo l’arenile e decide di farsi un bagno. Notare, in spiaggia tranne lui non c’è anima viva. E anche volendo, è un daino, mica un wendigo.
In sostanza un daino si fa i cazzi suoi, in totale libertà.

  • Ma lo sappiamo, continuiamo ad averne prova, la libertà nella nostra società non è tollerata. Devi vivere secondo le regole imposte. A quanto pare pure se sei un daino.

Ed ecco che uno dei bipedi infestanti di cui accennavo sopra, dalla finestra del suo appartamento sul lungomare di Camogli, scorge il libero cervide che passeggia sulla battigia e decide che no, quell’animale non può stare in spiaggia – probabilmente invidia, io tappato a casa e quello in spiaggia – e prontamente chiama i vigili urbani.

Quindi nell’ordine sono intervenuti vigili urbani, capitaneria, pompieri e carabinieri. In forze. Per un daino.
Risultato, lo hanno terrorizzato. Nella fuga il daino, saltando un cancello, si è ferito.

Epilogo, il daino a seguito della ferita riportata è stato abbattuto.

Lo schifo che mi fate è profondo quanto l’oceano.

La sola cosa che mi solleva un po’ dall’amarezza che mi lascia questa notizia è che, quantomeno, il Daino ha vissuto in libertà. Voi, schiavi del sistema, non potrete mai.

3 pensieri riguardo “Cronache dalla Quarantena: E3S1 – Libero come un daino.

  1. che storia triste… avrei preferito un lieto fine! Mi rendo però conto, che tante storie vere non ne hanno!
    Felice che tu sia tornato in Italia e che, nonostante il periodo, la tua vita scorra serena
    Buona giornata ^_^

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