Il suicidio di Keith dei The Prodigy mi ha lasciato scosso. Un po’ come quando Kurt Cobain si sparò una fucilata in bocca, tanti anni fa.Erano gli anni novanta e vivevo la mia adolescenza ribelle e sfigata in un paesino sul mare, in provincia di Genova.
Anni spensierati. Poca figa, tanto casino, amici. Problemi e guerre in famiglia. Più o meno come tutti.Ancora non c’era youtube, e comunque a quei tempi internet era roba da ricchi. Perciò i video nuovi dovevi sperare di beccarli in tv, fra Mtv e All Music.
Ricordo ESATTAMENTE la prima volta che trasmisero il video di Smack My Bitch Up in tv, su All Music. Dicembre del 1997, avevo sedici anni. I The Prodigy li avevo conosciuti grazie al video di Firestarter, che poi era anche nella colonna sonora di Wipeout 2097 per la PlayStation, anche se in versione strumentale. Fatto sta che pur se i miei gusti musicali all’epoca erano abbastanza ristretti (metal o al limite punk/hc) mi innamorai del sound di questa band.
Dicevo, il video di Smack my bitch Up. Insomma, me lo ricordo perché ero bloccato a letto, in ospedale. Avevo fatto una botta grossa con lo zip e mi ero frantumato. Ci passai un mese e mezzo, tre operazioni, un sacco di notti in bianco per i dolori. E ricordo che mio padre mi aveva portato una piccola tv, perchè ero in una stanza da solo (gli altri due letti erano liberi). L’ennesima notte in bianco, guardavo All Music e verso l’una del mattino partì ‘sto video assurdo in prima persona. Che flash.
Alla fine fra lo stordimento delle medicine e l’ora tarda, mi convinsi che era troppo assurdo per essere passato davvero in tv e che probabilmente lo avevo sognato. Invece addirittura ne parlarono i tg perché era il “video dello scandalo”, un po’ per il titolo provocatorio, un po’ per il video controverso, se ne parlò un bel po’.

E niente, lascia sempre un brutto senso di amaro vedere un piccolo pezzo della mia adolescenza che se ne va.

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