Scusatemi l’assenza di quest’ultimo periodo, ma tante cose sono successe.

Prima di tutto mi sono definitivamente lasciato alle spalle la persona che mi ha distrutto la vita negli ultimi due anni. Un incubo di persecuzione e stalking di cui non vi ho mai parlato, ma presto vi racconteró.

Oltre a questo, ora sto cercando di riprendere in mano la mia vita.

​Lo faccio per dare un senso all’operazione ed al cambio di vita che ho deciso di affrontare.

Credetemi, due mesi fa non riuscivo a fare 500 metri senza grondare di sudore, col fiatone e dolori ovunque. Nel mese prima dell’operazione ho mollato ogni schifezza zuccherata, bibite, dolci, carboidrati e ho cominciato a sforzarmi di andare a lavoro a piedi. Sono due chilometri, niente di impossibile, ma mi sembravano un ostacolo insormontabile.

Cosí, diciamo, mi sono portato avanti. E appena è passato il dolore ho ripreso subito a muovermi. Certo, a piccoli step. Mi sono dato obbiettivi fattibili. Prima 3000 passi, poi 5000, 7000 e via cosí.  Ieri sono arrivato a 20.000 passi, quasi quattordici chilometri.

Ma per ora la strada è ancora molto lunga.

Però sono soddisfatto. La depressione se ne è andata, e anche la fame nervosa. Incredibilmente sono sereno e mi voglio bene, mentre prima pensavo spesso a quanto mi facessi schifo e che avrei voluto farla finita con tutto.

È stata davvero una rinascita.
Vi abbraccio forte.

8 pensieri riguardo “Alla fine ce l’ho fatta. Rinascita.

  1. Bentornato!…bentornato. Nella mia webbettola l’Oste sta offrendo un giro di grog Reserva Especial a tutti, i clienti si chiedono il perché ma l’Oste ha tagliato corto “Bevete e zitti. Ho le mie buone ragioni”. La clientela della taverna non è di quelle proprio pregiate, non vanno tanto per il sottile, hanno alzato i boccali, lanciato un hip-hip-hurra’ e hanno continuato a bere. Bentornato.

    Piace a 1 persona

Lascia un commento